Corrispondenza con Cristof Koch


Marco

Ciao Christof,
in questa lettera proverò a spiegarti come i tuoi studi riguardo la coscienza hanno contribuito a cambiare la mia esistenza.
Circa 3 anni fa ero il ragazzo più superficiale del mondo, avevo ogni virtù dell’uomo materiale, la mia vita si riduceva a evitare i problemi della scuola, convincere i miei genitori a comprarmi l’ultimo modello di iPhone, comprare la migliore bottiglia del locale e trovare scuse razionali per legittimare ogni mia azione. Ti chiederai, come fa la teoria dell’informazione integrata ad aiutare un ragazzo così?
Leggendo il tuo libro ‘Una coscienza’ 1. e integrandolo con altri studi mi sono reso conto dell’importanza di vivere le piccole cose. Penso che la società di oggi indirizzi noi giovani a ricercare le sensazioni grandi (facili), trascurando completamente l’importanza del sentire inteso come abilità. In altre parole, è più facile farsi travolgere dai grandi sentimenti piuttosto che meditare e migliorare i propri sensi per trovare ogni singola componente di una piccola emozione.
Se è vero che la coscienza è tutto ciò che da senso alla nostra vita, e da quello che hai scritto mi pare di aver intuito che la pensi così, allora penso che la struttura politica, economica e sociale dell’umanità dovrebbe porre le fondamenta su questa verità. Non ha più senso vivere in città frenetiche in cui i fast food (che sono l’ossimoro del gusto) si moltiplicano in ogni angolo, non ha più senso avere reti sociali così false, in cui si parla solo di politica leggera o macchinoni.
Ti scrivo questa lettera per sapere quale sia il tuo pensiero riguardo lo stato di coscienza di oggi, stiamo vivendo al pieno delle nostre potenzialità? La nostra società è pensata per garantire ad ognuno di noi di sentirsi vivo? Oppure vendere i prodotti a qualcuno che non vive è più facile?
Grazie mille Christof,
Marco

Christof

Grazie marco per le tue parole.
Perchè dovresti curare il tuo stato di coscienza? Perchè è tutto ciò che senti. E’ il tuo mondo. E’ il cibo che mangi, il vino che assapori, è l’ambiguo sentimento che provi per la tua ex, il film nella tua testa che è spettacolo e suono della vita; è semplice come il martellante mal di testa dopo una delle notti nei tuoi club e raffinato come il terrore esistenziale che provi mentre la visione Americana della “splendente città sulla collina” crolla lentamente. Tutte queste sono distinte esperienze coscienti.

Considera un patto con il diavolo in cui ottieni benessere illimitato in cambio della tua vita cosciente. Da fuori, tutto appare normale – parli, agisci, hai relazioni, ecc… Dentro, però, ogni aspetto che compone la tua esistenza è perduto: udito, gusto, vista, amore, odio, immaginazione, sogni, rimpianti, speranza, progetti, ricordi, speranze. Potresti essere anche morto, perchè ogni cosa che provi è il medesimo nulla.

Christof

1. Una coscienza, Christof Koch