Omnes


Piacere, sono colui che siete stati abituati a chiamare Dio. Mai oserò come questa volta per cercare di salvarvi. In passato vi ho donato grandi saggi, persone dall’animo puro, ed il futuro ha continuato ad essere inesorabilmente malato. Oggi voglio raccontarvi tutta la verità, anche se è questa che ci ha ammazzato tutti. Perché parlo alla prima persona plurale? Perché sono umano come voi. Ero il cittadino A4B843C54915F, ero a capo del più grande movimento di rivolta della storia dell’umanità. L’espansione frenetica della razza umana inizierà circa nel terzo millennio, da lì in poi uccideremo qualunque forma di vita presente nel nostro universo, solo allo scopo di garantirci l’esclusiva su tutte le risorse. Solamente 1000 anni dopo, ogni stella a meno di 1000 anni luce da noi sarà conquistata, ogni singolo umano avrà più ricchezza di quella che oggi vi è in tutto il mondo. La scienza e la tecnica pian piano superarono ogni limite, finché nel 12895 dC non fu inventata Omnes, la più potente macchina mai inventata, tramite essa si poteva comandare la materia, il tempo e l’energia. La usammo per espanderci ovunque. In un anno eravamo tutto. Sapevamo tutto. Avevamo tutto. Tutto ciò che era possibile fare era stato fatto, tutto ciò che era conquistabile era stato conquistato, e ora? Nessuno sapeva che fare, l’unica certezza di ogni individuo era la sua ricchezza personale. Finché qualche anno dopo un gruppo di attivisti guidato da me, conquistò molto consenso tra le varie galassie: portavamo un messaggio nuovo basato sull’importanza della natura, ma durò ben poco, i grandi imprenditori si sentirono minacciati ed ordinarono il nostro arresto. Fallimmo, nulla era possibile contro Omnes. L’unica nostra possibilità era quella di prendere il controllo della macchina. Passammo decenni cercando di trovare un errore tra milioni di miliardi di linee di codice auto-generate da un computer. Finché non lo trovai, quella fu la prima volta che mi sentii Dio. È una sensazione che un umano non dovrebbe mai provare, è qualcosa che la nostra anima non riesce a contenere. In quel momento guardai ovunque nell’universo, regnavano un freddo e un silenzio totale, la maggior parte degli umani ormai era senza anima, eravamo diventati sassi, semplicemente rotolavamo verso il nostro obiettivo, senza sentire, senza pensare. Quindi decisi di uccidere tutti. Semplicemente riniziare da zero. Vidi gli atomi allontanarsi gli uni dagli altri, poi concentrarsi in un solo punto. E luce fu. Ma non riesco a fermarmi. Non riesco a non farci marcire, qualunque variabile io cambi il finale è sempre lo stesso. Vi prego provate a pensare a tutti gli errori che state facendo, sappiate che il progresso tecnologico non cambierà niente.