Le ali della farfalla


Tutto partì nel lontano 1984, quando Chuck Hull brevettò quella che al tempo chiamavamo “stampante 3D”. Vi sembrerà strano come nome ma se ci pensate meglio è piuttosto mirato, il termine stampante, al tempo, era comunemente associato a una macchina che imprimeva inchiostro sulla carta, e, in effetti, è lo stesso meccanismo che si usa negli attuali modelers. Al posto dell’inchiostro, oggi usiamo una sostanza che a seconda della disposizione dei propri atomi cambia funzione, e non ci limitiamo ad un solo strato di materiale, produciamo, infatti, oggetti in tre dimensioni.
Oggi usiamo i modelers ogni giorno, ogni ora, senza renderci conto del cambiamento che questa tecnologia ha portato nella società. Dovete infatti sapere che prima dei modelers il metodo di produzione era totalmente diverso, nessuna persona aveva la possibilità di produrre da sola ciò che gli serviva, ognuno dipendeva dal lavoro degli altri. E so che questa cosa a prima vista può sembrare romantica, purtroppo, però, questo bisogno del prossimo non portava a una maggiore coesione, bensì all’arricchimento di pochi che riuscivano a garantirsi l’esclusiva produzione di un bene. Esatto, una unica persona legalmente abilitata a costruire un bene, so che oggi può sembrare assurdo, ma ricordatevi che fino al 2055 (soltanto cento anni fa!), il capitalismo rimase l’unico metodo indiscusso di produzione.
E questo non era affatto l’unico problema, provate a immaginare di vivere in un mondo in cui il prezzo di un bene non è dato dalla quantità di materia e di energia utilizzata per produrlo. Impossibile vero? Ma al tempo il valore di un prodotto dipendeva dalla quantità di richiesta, più un prodotto era desiderato più ne aumentava il valore. Ed infatti una delle scienze più utilizzate nell’economia era il marketing, ovvero la scienza che studiava i bisogni ed i punti deboli delle persone al fine di innestare in loro il bisogno di nuovi prodotti! E funzionava alla grande, dal 1950 si è avviato nella società un cambiamento radicale nella morale, sempre più persone consideravano “felicità” ottenere quei prodotti molto desiderati che in pochi potevano permettersi. So che non è chiaro e per provare a spiegarvi meglio vi farò un esempio: immaginatevi che i cucchiai non possano più essere stampati da casa, quindi pochi singoli iniziano a produrre cucchiai per tutti gli altri, però potendoli costruire soltanto se unici nella forma. Con il passare del tempo una tipologia di cucchiaio si rivelerà migliore, aumentando il desiderio nelle persone e quindi facendone aumentare il prezzo anche se quantità di materiale ed energia non sono cambiati. Spero di essere stato chiaro, so che in un mondo come quello di oggi, in cui ognuno da casa produce il cucchiaio con la forma migliore questo possa sembrare un’assurdità, ma al tempo era la normalità.

Scrivo questo articolo per ricordare a tutti che non è sempre stato facile sapere cosa davvero conta nella vita. Dobbiamo considerarci fortunati: al tempo, a causa della società basata sul capitalismo, le persone crescevano nichiliste, si affidavano a un materialismo privo di fondamenta nell’animo più intimo dell’uomo. Oggi il lavoro, lo studio e lo svago ci accompagnano per tutta l’esistenza, al tempo erano concetti profondamente divisi e soltanto conseguenza l’uno dell’altro, al tempo era un percorso obbligatorio per ogni persona. Oggi è invece una scelta. Le tre attività si supportano vicendevolmente mantenendo le persone produttive, colte e gioiose per tutta la loro esistenza. Ora provo ad immaginare cosa pensasse Chuck Hull quando inventò questa stupenda macchina alla base della nostra economia, e mi chiedo, aveva immaginato tutto ciò? Magari così come le ali di una farfalla, questo straordinario oggetto è innocente, e spetta soltanto a noi umani usare anche i mezzi più umili per decidere l’esito della nostra esistenza.